PSICOLOGIA

di Caterina Teodori, psicologa AOU Meyer

La vacanza studio all’estero può costituire un’esperienza importante per la crescita dei ragazzi, un’occasione per mettersi alla prova in un contesto nuovo grazie alla quale si deve imparare a gestirsi in modo autonomo lontano dalla famiglia e dove vengono stimolate la capacità di comunicare, di spostarsi, e di intrecciare relazioni.

Per molti adolescenti costituisce il primo viaggio all’estero senza i genitori, in un contesto protetto e ben organizzato che li responsabilizza accrescendo la loro autonomia e indipendenza. Lontano da casa, infatti, i ragazzi sono costretti ad emanciparsi e a trovare autonomamente strategie di problem-solving, confrontandosi con la lingua straniera che sono stimolati ad utilizzare nel gestire anche le più semplici situazioni quotidiane.

Misurarsi quotidianamente con piccole fatiche permette ai giovani di conoscere meglio se stessi e le proprie potenzialità, in un contesto in cui non mancano svago e divertimento. Le esperienze di studio all’estero permettono di aprire la mente grazie alla scoperta di abitudini e comportamenti culturalmente differenti dai propri, stimolando i ragazzi ad adattarsi a situazioni nuove e sempre diverse. La possibilità di gestire la giornata in un contesto “nuovo” e “diverso” senza l’aiuto della famiglia, favorisce lo sviluppo di quella capacità di adattamento che sarà di importanza fondamentale per poter affrontare le future difficoltà della vita.

Un’altra dimensione che viene molto stimolata è quella della socializzazione, la vacanza studio all’estero porta a fare molte esperienze di gruppo e a conoscere tante persone nuove con le quali si vivono insieme avventure che uniscono e insegnano ad aprirsi agli altri e mettere in gioco se stessi in nuove amicizie e relazioni.

Questo tipo di esperienza offre pertanto importanti opportunità di crescita personale che permette ai ragazzi di imparare a muoversi nella loro vita con maggiore flessibilità e autonomia.