I NUMERI DI FABIO

di Fabio Voller, ARS Toscana

L'adolescenza è un periodo della vita caratterizzato da trasformazioni biologiche, sociali ed economiche che, generando nuove esperienze, possono aumentare la vulnerabilità nei confronti di alcune patologie, fra cui le malattie a trasmissione sessuale (MTS). Diversi sono i fattori che intervengono nel rendere i ragazzi maggiormente esposti a queste patologie, fra cui la precocità sessuale, la numerosità dei partner, la necessità di affermazione, il rifiuto e la resistenza all’uso del profilattico.

Una sezione dello studio denominato Edit (Epidemiologia dei determinanti stradali in Toscana) condotto dall’Agenzia regionale di Sanità della Toscana per la quarta volta nel 2015 su un campione di oltre 5.000 studenti toscani tra i 15 e i 19 anni, indaga le principali abitudini sessuali dei giovani toscani delineandone i cambiamenti avvenuti nel corso degli anni.
Nel 2015, secondo quanto dichiarato dai ragazzi toscani, il 41,6% ha già avuto un rapporto sessuale completo (valore tendenzialmente stabile rispetto agli anni precedenti) avvenuto a un’età media di 15,4 anni in entrambi i generi. Purtroppo, ciò che continua a mostrare un trend negativo è l’uso del profilattico.

La percentuale di ragazzi che dichiara di aver usato il profilattico durante l’ultimo rapporto sessuale si riduce progressivamente perdendo circa 9 punti percentuali nel corso degli ultimi 7 anni (2008: 65,0%; 2015: 56,3%). Fenomeno, questo, che sembra caratterizzare gran parte della popolazione giovanile con valori che, secondo quanto pubblicato dal CDC (Center for Desease) di Atlanta, nel 2013 ha raggiunto il 40,9% fra i ragazzi statunitensi della stessa fascia di età.
Rivolgendo ai ragazzi toscani la domanda riguardante le motivazioni del mancato utilizzo, le principali risposte rimandano al fastidio provocato dal profilattico durante il rapporto (45,4%), all’uso di anticoncezionali orali (35,1%) e alla riduzione della sensibilità (32,1%).

I ragazzi, quindi, non sembrano temere le malattie trasmesse sessualmente e questo risulta ancora più vero all’aumentare dell’età e soprattutto nel genere femminile dove, fra le diciannovenni, solo il 34,6% dichiara di usare il profilattico. Se il numero di partner sessuali rappresenta un ulteriore fattore di rischio per il contagio e la diffusione di queste malattie, ciò è aggravato dal fatto che all’aumentare delle relazioni l’uso del profilattico tende a ridursi ulteriormente con soltanto il 9,3% dei ragazzi che hanno avuto 6 o più partner sessuali che ha usato il profilattico durante l’ultimo rapporto sessuale. Ancora una volta le femmine sembrano ignorare maggiormente il rischio di contagio con solo il 2,3% delle utilizzatrici. Sicuramente questo è legato anche al maggior uso che le ragazze fanno, al crescere dell’età, di anticoncezionali orali assunti al fine di prevenire gravidanze indesiderate, aspetto che ancora oggi sembra rappresentare la maggior preoccupazione del genere femminile. Il confronto con i risultati 2011, infatti, mostra un aumento nell’uso di anticoncezionali orali a carico delle diciannovenni (2011: 33,8%; 2015: 38,4%).

Tabella 1
Distribuzione percentuale dell’uso del profilattico secondo il genere e l’età, anni 2008–2011-2015

tabella - uso del profilattico per età e genere – 2008-2011-2015

Tabella 2
Distribuzione percentuale dell’uso di metodi contraccettivi per età e genere calcolato sul numero dei casi (domanda a risposta multipla), anno 2015

tabella - uso di metodi contraccettivi per età e genere – 2015