Alla dimissione è consegnata al genitore o a chi ha la tutela del bambino:
Sono inoltre fornite le indicazioni terapeutiche e comportamentali utili al bambino e se necessario è programmata una visita ambulatoriale di controllo.
Le risposte degli esami mancanti al momento della dimissione potranno essere spedite al domicilio o consegnate in occasione del controllo successivo.
Al rientro al domicilio il bambino continuerà a essere seguito dal proprio pediatra o medico di famiglia che, oltre alla relazione di degenza, potrà prendere contatti, se necessario, con i medici di riferimento che hanno avuto in cura il bambino.
Per quei bambini e le loro famiglie che hanno necessità di un rientro assistito al domicilio, l’ospedale mette a disposizione un servizio per la continuità assistenziale e la presa in carico da parte del territorio.
Punto unico per la continuità assistenziale Il Punto unico per la continuità assistenziale si avvale di un sistema strutturato e documentato che supporta il bambino e la famiglia nel percorso di dimissione attraverso la sua attiva partecipazione e condivisione; la struttura funge da raccordo tra la fase ospedaliera e il rientro al proprio domicilio o ad altra struttura sanitaria territoriale per permettere una risposta integrata e senza soluzione di continuità al bisogno di cura e di assistenza di lungo periodo.
Questa avviene per via informatica attraverso un sistema condiviso da tutte le Unità Assistenziali interne ed esterne all’AOU Meyer. L’attività della struttura si articola principalmente in tre tipi di intervento:
Il servizio verifica l'avvenuta presa in carico dell'assistito sul territorio e svolge il monitoraggio dell'assistenza generalmente per un mese.
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- la lettera di dimissione e la documentazione clinica personale consegnata all’atto del ricovero;
- la ricetta medica per ritirare i farmaci presso la farmacia dell'ospedale.
Sono inoltre fornite le indicazioni terapeutiche e comportamentali utili al bambino e se necessario è programmata una visita ambulatoriale di controllo.
Le risposte degli esami mancanti al momento della dimissione potranno essere spedite al domicilio o consegnate in occasione del controllo successivo.
Al rientro al domicilio il bambino continuerà a essere seguito dal proprio pediatra o medico di famiglia che, oltre alla relazione di degenza, potrà prendere contatti, se necessario, con i medici di riferimento che hanno avuto in cura il bambino.
Per quei bambini e le loro famiglie che hanno necessità di un rientro assistito al domicilio, l’ospedale mette a disposizione un servizio per la continuità assistenziale e la presa in carico da parte del territorio.
Punto unico per la continuità assistenziale Il Punto unico per la continuità assistenziale si avvale di un sistema strutturato e documentato che supporta il bambino e la famiglia nel percorso di dimissione attraverso la sua attiva partecipazione e condivisione; la struttura funge da raccordo tra la fase ospedaliera e il rientro al proprio domicilio o ad altra struttura sanitaria territoriale per permettere una risposta integrata e senza soluzione di continuità al bisogno di cura e di assistenza di lungo periodo.
Questa avviene per via informatica attraverso un sistema condiviso da tutte le Unità Assistenziali interne ed esterne all’AOU Meyer. L’attività della struttura si articola principalmente in tre tipi di intervento:
- Il primo riguarda la formazione dei familiari sulla cura del paziente a domicilio. Al termine di un ricovero è importante che la famiglia possa gestire con la maggiore autonomia possibile le esigenze sanitarie del bambino/ragazzo. Per fronteggiare questa necessità la struttura si occupa della formazione dei familiari riguardo alla cura quotidiana e alla gestione e manutenzione dei dispositivi medicali. L’assistenza comincia durante il periodo di ricovero. Nel caso di bambini clinicamente complessi si fa riferimento alla struttura dedicata.
- Il secondo è di coordinamento e consiste nell’organizzare il rientro presso il proprio domicilio dei pazienti residenti fuori dal territorio fiorentino. Per garantire a questi pazienti un’adeguata continuità assistenziale si contattano tempestivamente le strutture sanitarie che operano nella regione di residenza; questo coordinamento permette di assicurare ai bambini e alle loro famiglie l’assistenza necessaria.
- Il terzo tipo di intervento riguarda l’assistenza domiciliare sul territorio metropolitano. In questo caso la struttura mette a disposizione delle famiglie gli infermieri che si occupano direttamente dei pazienti temporaneamente alloggiati presso gli appartamenti e nelle case di accoglienza a disposizione degli assistiti del Meyer e delle loro famiglie. L’assistenza ai pazienti residenti sul territorio metropolitano avviene, invece, in stretta collaborazione con l’Azienda Sanitaria di Firenze: il personale infermieristico del Punto unico per la continuità assistenziale guida quello dell’azienda sanitaria locale in un percorso personalizzato di avvicinamento all’assistito.
Il servizio verifica l'avvenuta presa in carico dell'assistito sul territorio e svolge il monitoraggio dell'assistenza generalmente per un mese.
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Responsabile contenuti: Silvia Boretti