La possibilità di diagnosticare in maniera precisa e dettagliata le cardiopatie congenite dalla vita fetale all’età adulta è un elemento cruciale per poter curare e seguire al meglio i pazienti.
Le attuali tecniche di diagnostica non invasiva hanno fatto enormi progressi e permettono di eseguire analisi avanzate dell’anatomia e dell’emodinamica dell’apparato cardiovascolare dal feto all’adulto.
Al Meyer, oltre a ecocardiografie fetali e transtoraciche pediatriche, si possono eseguire, grazie alla stretta collaborazione fra il servizio di Cardiologia e Radiologia, anche:
- Risonanza magnetica cardiaca con e senza mezzo di contrasto per lo studio anatomico e funzionale del miocardio, dell’anatomia cardiaca e dei grandi vasi
- Tomografia computerizzata (TC) con mezzo di contrasto per lo studio dell’anatomia cardiaca, delle arterie coronarie e dell’apparato cardiovascolare.
L’Unità operativa di diagnostica cardiologica non invasiva è attiva in molti progetti di ricerca e collaborazioni con centri nazionali e internazionali, tra cui il Children’s Hospital, Harvard University, Boston, il Centro di Biomedical engineering del King’s college, Londra, l’Institut Pasteur a Parigi.
- Iacopo Olivotto
- Enrica Rossi
- Federico Bertini
- Gaia Spaziani
- Elena Bennati
- Children’s Hospital, Harvard University - Boston
- Centro di Biomedical engineering del King’s college - Londra
- Institut Pasteur, Parigi
Responsabile contenuti: Iacopo Olivotto