PSICOLOGIA

a cura della dottoressa Maria Luigia Censullo, psicologa psicoterapeuta specialista in Neuropsicologia, servizio di Psicologia ospedaliera AOU Meyer Irccs

Scrivere rappresenta una delle sfide più complesse che un bambino affronta nei primi anni di scuola. Questo processo richiede l'interazione di diverse competenze fondamentali: la motricità fine, ad esempio, necessaria per il gesto grafico; la memoria, per ricordare come si scrivono le lettere, l’attenzione, per organizzare la scrittura e monitorare gli errori; la competenza linguistica, indispensabile per costruire frasi coerenti e corrette. Ogni impaccio che il bambino incontra in una di queste aree potrebbe influire negativamente sull’intero processo di apprendimento della scrittura. Quando però tali fragilità si manifestano in modo persistente, è importante analizzarle a fondo per identificare possibili cause e individuare le strategie più adeguate. Se nonostante interventi specifici ed esercitazioni scolastiche, le difficoltà persistono potrebbero allora rientrare in condizioni specifiche come la disgrafia e/o la disortografia.
Ma cosa sono esattamente? Cerchiamo di fare chiarezza.

Spesso vengono confuse o utilizzate come sinonimi ma si riferiscono a difficoltà diverse seppur entrambe relative alla scrittura. Rientrano nei Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) e, in particolare, la disgrafia riguarda gli aspetti motori e grafici. I bambini con tale quadro spesso presentano una scrittura disordinata, poco leggibile, con lettere irregolari nella forma, nella grandezza o nello spazio tra di esse. La disortografia si riferisce invece agli aspetti linguistici ed ortografici della scrittura. Si possono riscontrare frequenti errori ortografici, come omissioni, sostituzioni di lettere o difficoltà nel rispettare le regole grammaticali.

Le difficoltà nella scrittura possono essere considerate parte dello sviluppo normale nei primi anni della scuola primaria. Tuttavia, se queste persistono oltre la seconda o terza classe, quando le abilità fondamentali di scrittura dovrebbero essere consolidate, è importante allora approfondirle. Va innanzitutto considerato che alcune difficoltà possono essere influenzate da fattori esterni, come un metodo di studio non adeguato alle esigenze del bambino, periodi prolungati di assenze scolastiche o situazioni personali che limitano l’esposizione e la pratica. In questi casi, è essenziale analizzare il contesto generale in cui il bambino apprende e fornirgli opportunità mirate di potenziamento e supporto. Quando nonostante queste attenzioni si osservano segnali persistenti come quelli sopracitati ossia una scrittura poco leggibile, affaticamento eccessivo durante l’attività di scrittura, errori frequenti e ripetitivi nonostante la conoscenza delle regole, è importante allora intervenire evitando giudizi sugli errori. Come? Il primo passo è parlarne con gli insegnanti, che possono fornire un riscontro rispetto all'osservazione a scuola e al livello atteso per età e classe di riferimento del bambino. Poi, rivolgendosi a specialisti per una valutazione approfondita così da identificare la natura delle difficoltà e proporre eventualmente un percorso di trattamento personalizzato.

È importante ricordare che un Disturbo Specifico dell’Apprendimento, come suggerisce la terminologia stessa, non riguarda l'intelligenza del bambino, ma riflette un’organizzazione neurobiologica diversa nei confronti dell’apprendimento. Riconoscere e affrontare queste modalità di funzionamento è essenziale per garantire un percorso scolastico appropriato e personalizzato, ma anche per sostenere l’autostima e la fiducia in sé stessi e nelle proprie competenze. Con il giusto supporto, i bambini possono esprimere al meglio le loro potenzialità, sviluppando non solo capacità specifiche legate all'apprendimento, ma anche abilità trasversali.
Creare un ambiente di sostegno, validare le emozioni del bambino, collaborare con gli insegnanti e i professionisti, e incoraggiarlo nei suoi passi, anche piccoli, è fondamentale per accompagnarlo nel suo percorso di crescita e di apprendimento.