CURIOSITÀ
Cosa fare per aiutare i bambini a crescere con denti sani e forti? La cosa più importante è praticare una pulizia costante e approfondita, ma ci sono molte accortezze da adottare per evitare che i piccoli si trovino a vivere la spiacevole esperienza di una carie precoce. A fornirci alcune raccomandazioni preziose sono Roberta D’Avenia, responsabile dell’Odontostomatologia speciale pediatrica del Meyer e Pamela Armi, odontoiatra dell’Odontostomatologia. “Bisogna evitare – ammoniscono – di addolcire il succhiotto con lo zucchero o con il miele e abituare il bambino ad addormentarsi senza il biberon. Se si sente la necessità di utilizzarlo, sia di giorno che di notte, conviene riempirlo con semplice acqua”.
Altro consiglio è quello di stare il più possibile alla larga dai liquidi dolci: camomilla, tè, succhi di frutta e tisane non devono rappresentare la principali fonte di idratazione. L’acqua è la migliore sostanza dissetante. Se possibile, meglio non addormentare il neonato mentre si allatta, perché anche quell’alimento perfetto che è il latte della mamma contiene zucchero potenzialmente dannoso per i dentini. Quando si dorme, il flusso salivare diminuisce e questo non permette l’autodetersione.
C’è poi un errore che mamme e papà commettono spesso in assoluta buona fede: mettere in bocca il succhiotto, le posate e le tettarelle dei neonati – nell’illusione di pulirli – rischia di portare germi cariogeni nel cavo orale dei piccoli. Infine mai sottovalutare le carie, anche nei bambini molto piccoli. “Molti genitori – spiegano le specialiste – quando vedono una carie su un dente da latte e il bambino non lamenta fastidi non si preoccupano, perché pensano che tanto è un dente che prima o poi dovrà cadere”. Questo atteggiamento può in realtà provocare seri problemi, perché la carie può dare forti dolori all’improvviso o provocare un ascesso. “La distruzione, o peggio la perdita dei denti decidui (quelli destinati a cadere, ndr.) – concludono le odontoiatre – oltre a esporre il bambino a dolore ricorrente, difficoltà masticatorie e infezioni, provoca lo spostamento o l’inclinazione in avanti dei molari permanenti e quindi la necessità di lunghe terapie ortodontiche per correggere l’affollamento dentario che questo comporta”.