PAROLA DI ESPERTO

a cura di Claudio Profeti, responsabile della Banca del latte AOU Meyer

I primi due anni dopo la nascita rappresentano un “periodo sensibile”, durante i quali le scelte nutrizionali giocano un ruolo fondamentale per la salute e lo sviluppo dell’individuo, a breve e a lungo termine, con importanti risvolti anche sociali ed economici.

È ampiamente riconosciuto che la miglior fonte di nutrimento nelle prime fasi della vita è il latte della propria madre. Pur essendo l’alimento “normale” per i lattanti, grazie alle sue caratteristiche biologiche inimitabili, il latte materno offre straordinari benefici, specie se è assunto in modo esclusivo per i primi sei mesi compiuti e in modo complementare fino a due anni e oltre.

È benefico per tutti i neonati, ma è essenziale per quelli più “vulnerabili”, nati prematuri e/o malati, particolarmente nelle prime e più critiche settimane di vita, perchè migliora notevolmente la loro prognosi. Per i neonati più fragili è un complemento terapeutico.

È importante iniziare il più presto possibile l’alimentazione con il colostro/latte materno (fornito con il seno o estratto e poi somministrato con ausili) poiché questa pratica facilita la transizione dalla vita intrauterina a quella extrauterina: favorisce la tolleranza alimentare, la colonizzazione intestinale da parte di germi simbiotici, protegge dalle infezioni e promuove lo sviluppo fisiologico di organi e apparati.