DALLA REGIONE
Una iniziativa straordinaria che rafforza il lavoro ordinario condotto durante tutto l’anno.
Un open day di due giorni, il 9 e 10 giugno, per offrire, a chi ancora non l’avesse fatto, la possibilità di vaccinarsi contro il papillomavirus, arma di prevenzione contro il tumore al collo dell’utero per le donne e delle mucose genitali dei maschi. Lo ha lanciato la Regione assieme ai pediatri.
L’opportunità di vaccino gratuito non riguarda solo le ragazze ma anche i ragazzi (quelli nati dal 2006 in poi), dagli undici anni in su. E prima ci si vaccina, maggiore è la risposta immunitaria. Contro il papilloma virus conviene dunque vaccinarsi.
Quasi tutti i carcinomi del collo dell’utero, spiegano gli esperti, sono la conseguenza di infezioni di questo particolare virus a trasmissione sessuale, l’Hpv; e siccome il vaccino usato negli ultimi anni è sicuro e protegge contro nove tipi di papilloma con un’efficacia del 90-95 per cento, sottolineano, grazie ad una buona copertura vaccinale i tumori di questo tipo – che causano in Italia ancora oltre mille decessi all’anno - potrebbero diventare rarissimi.
Si calcola che il 75% delle persone entrino in contatto con il virus Hpv almeno un volta nella vita.
L’infezione registra il picco più alto nelle giovani donne attorno ai venticinque anni di età e un secondo verso i quarantacinque. Negli uomini la percentuale è costante nel corso della vita.
La vaccinazione è efficace soprattutto se effettuata prima dell’inizio dell’attività sessuale. La copertura ottimale, indicata dal Piano nazionale di prevenzione, è il 95% della popolazione al dodicesimo anno di vita.
Purtroppo – nonostante il vaccino sia gratuito (fino a 26 anni da compiere per le donne e diciotto per gli uomini) - le percentuali reali sono assai più basse: nel 2021 solo il 53,02% delle dodicenni che vivono in Italia aveva ricevuto la prima dose e il 45%dei dodicenni.
La Toscana va meglio: raggiunge il 68,92 e 58,31%, che diventano il 69,32 e 57,14 nel 2022.