A PROPOSITO DI FELICITÀ

a cura di Manila Bonciani, Meyer Center for Health and Happiness

Tra le competenze di vita che avevamo visto poter essere utili ai ragazzi e alle ragazze per poter far fronte alle sfide di tutti i giorni, che riguardino il contesto familiare, quello scolastico o quello della vita sociale in senso più ampio, certamente una risorsa che può contribuire molto al loro star bene è la creatività.

Quando pensiamo all’essere creativi, solitamente viene in mente tutto ciò che riguarda l’espressione artistica, ma di per sé il pensiero creativo non è strettamente riferito all’arte. La creatività, infatti, richiama in generale la capacità di andare oltre, di creare qualcosa di nuovo, attraverso un processo di immaginazione capace di integrare forme nuove con esperienze già vissute, trasformando la realtà esistente.

In fondo si è creativi quando, di fronte ad una situazione della quotidianità, si riesce a collegare in modo originale le informazioni inerenti il contesto sociale e culturale in cui si è inseriti e ad affrontarla in modo flessibile, dando ascolto non solo alle conoscenze già acquisite o al modo di pensare abituale, ma lasciando spazio anche al “pensiero divergente” che permette di identificare varie possibili risposte diverse tra loro, osservando la situazione attraverso la propria sensibilità emotiva e dandone interpretazioni articolate e non rigide.

Per poter esercitare a pieno la propria creatività, è necessario però superare i blocchi mentali che spesso sono presenti, anche in maniera inconsapevole, e che tendono ad ostacolarla. Un primo blocco per esempio è il pensare che ci possa essere un’unica soluzione corretta nelle situazioni reali e non lasciare spazio alla possibilità di sbagliare, anzi non accettandola perché l’errore viene visto come qualcosa da rimuovere, e non semplicemente come il frutto del tentativo di provare qualcosa di nuovo. Oppure la creatività a volte è ingabbiata perché si tende a scartare a priori le idee che non appaiono logiche, non permettendo così di incubarle e farle sviluppare, oppure a non prendere adeguatamente in considerazione quelle che appaiono ambigue, non accettando che possa trattarsi in realtà di modi diversi di vedere lo stesso problema.
Certamente il coinvolgimento emotivo, ma anche la possibilità di mettersi in gioco, sono spesso canali per esprimere al meglio la propria capacità creatività e far emergere idee geniali..

L’esercizio del pensiero creativo da parte di ragazzi e ragazze dovrebbe essere largamente promosso, avendo molte ricadute positive su di loro: favorisce infatti l’esplorazione delle proprie identità, lo sviluppo di capacità di vivere e comunicare emozioni, la formazione di nuove relazioni, il rafforzamento della propria intelligenza emotiva, l’arricchimento di competenze e la riflessione critica sul mondo.
Le evidenze scientifiche dimostrano che la creatività è legata ad una migliore salute mentale e fisica e quindi quanto più i ragazzi riescono a dare voce alla propria creatività, tanto più dovrebbero avere benefici in termini di maggior benessere, ridotto livello di ansia, rafforzata resilienza e sensazione di essere pronti a risolvere problemi e dif¬ficoltà che potrebbero incontrare.

Se la creatività si unisce all’arte, viene ulteriormente amplificato questo innesco di cambiamenti a livello psico-fisiologico positivi per la felicità dei ragazzi e delle ragazze. Attraverso l’espressione artistica infatti è possibile toccare con immediatezza e autenticità sentimenti incomprensibili o inascoltati, e più in generale scardinare la tendenza a rispondere in maniera automatica e stereotipate a situazioni differenti, competenza che poi viene riportata in situazioni concrete.
Esprimersi attraverso l’arte è addirittura un modo efficace per aiutare ogni persona a scoprire le proprie capacità creative, di cui forse non si ha neanche consapevolezza, per poi sperimentare tali risorse nella vita quotidiana, come nuove modalità di affrontare i problemi e relazionarsi con gli altri.

Il Meyer Center for Health and Happiness ha cercato di promuovere questo connubio positivo tra creatività e arte attraverso la Call for creativity. Libertamente. Libere espressioni sul FUTURO con poesie, video, foto, fumetti, canzoni o quello che vuoi tu. I ragazzi e le ragazze delle scuole secondarie di I e II grado sono stati quindi invitati a dare espressione alla propria creatività, cimentandosi nella realizzazione, individuale o collettiva, di elaborati artistici sul tema del futuro.
La scelta di questo tema è legato all’aver osservato come il periodo pandemico abbia messo in difficoltà la capacità e anche la voglia dei ragazzi di proiettarsi nel futuro. Il non riuscire a pensarsi e immaginarsi nel futuro è spesso uno dei motivi che induce nei ragazzi una sensazione di vuoto che a sua volta genera solitudine e sconforto.
La Call for creativity ha voluto contrastare questa sensazione e favorire l’innesco di un processo di riflessione ed espressione di sé in riferimento al tema del futuro, quello immaginato e quello desiderato, prospettive che talvolta possono anche divergere, a cui la Call ha voluto offrire la possibilità di essere comunicate.

Il 25 maggio scorso sono state accolte al Meyer Health Campus alcune delle classi che hanno partecipato alla Call for creativity e gli stessi ragazzi e ragazze, insieme agli insegnanti di riferimento, hanno potuto presentare gli elaborati artistici su cui si erano cimentati, quali opere musicali, disegni e video, con un confronto tra i presenti che ha portato l’attenzione anche sull’intero processo creativo piuttosto che sul solo elaborato artistico, in un clima di condivisione e un’ atmosfera non giudicante in cui la creatività è potuta fiorire ed essere valorizzata.