PAROLA DI ESPERTO
Di solito, il colesterolo è un problema che riguarda gli adulti. Ma anche i più piccoli possono avere valori troppo elevati. A rispondere a cinque domande sul tema è Giuseppe Indolfi, pediatra dell’Ospedale pediatrico fiorentino.
Cosa si intende per colesterolo alto nei bambini?
Il colesterolo alto o ipercolesterolemia si definisce sulla base delle concentrazioni plasmatiche di colesterolo totale rispetto all’età. Globalmente, la concentrazione plasmatica accettabile e normale di colesterolo totale nei bambini e adolescenti è inferiore a 170 mg/dL; si definisce borderline tra 171 e 199 mg/dL ed elevata quando è superiore a 200 mg/dL.
Quanto l’ipercolesterolemia dipende dalla genetica e quanto dallo stile di vita?
L’ipercolesterolemia familiare e l’iperlipemia combinata familiare sono le due più comuni cause di dislipidemia su base genetica. Un attento esame dell’albero genealogico e dell’ereditarietà, cioè la valutazione della presenza o assenza di ipercolesterolemia nei familiari, offre un parametro importante per la diagnosi di queste patologie genetiche. Lo stile di vita e in particolar modo la dieta possono influenzare in modo significativo le concentrazioni di colesterolo tanto nei pazienti sani quanto, in misura minore, in quelli con ipercolesterolemia familiare.
Si deve intervenire con una terapia?
La terapia dietetica è indicata in tutti i bambini con ipercolesterolemia. Nelle forme di ipercolesterolemia su base genetica la dieta induce generalmente solo lievi modifiche alle concentrazioni plasmatiche del colesterolo. La terapia farmacologica è riservata a pazienti con ipercolesterolemia grave o che non risponde alla terapia dietetica.
Lo sport può essere d’aiuto per contenere il problema?
Certo. Modificare lo stile di vita è alla base dell’approccio corretto all’ipercolesterolemia nel bambino e nell’adulto. Sport e vita attiva sono parte integrante e importante della terapia non farmacologica.
Esistono degli alimenti da preferire?
Il primo gradino nella modifica della dieta del bambino con ipercolesterolemia prevede la riduzione delle calorie totali provenienti dai lipidi (che non dovrebbero superare il 30% delle calorie giornaliere). Anche la tipologia di grassi assunti dovrà essere modificata limitando l’assunzione di alimenti ricchi di acidi grassi saturi come latte intero, latticini, uova e carni grasse (i così detti grassi animali), preferendo al burro l’olio d’oliva, incrementando il consumo di frutta, verdura e legumi. L’ausilio di un servizio di dietetica professionale è fondamentale per iniziare una dieta equilibrata.