PAROLA DI ESPERTO
Che cos’è la malattia di Lyme?
La malattia di Lyme è oggi la più comune e rilevante patologia trasmessa da zecca con diffusione
nelle zone geografiche temperate. In Italia è più frequente in alcune regioni come Friuli Venezia
Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana e Liguria. L’infezione, di origine batterica e causata da
un patogeno chiamato Borrelia, colpisce prevalentemente la pelle, le articolazioni, il sistema
nervoso e gli organi interni. In alcuni casi, se non diagnosticata precocemente, può manifestarsi con
sintomi gravi, persistenti e, se non viene curata, assume un decorso cronico.
Come si riconosce?
L’infezione si manifesta più frequentemente nel periodo estivo e si presenta nel 60-80% dei casi
con una lesione eritematosa a bersaglio nella sede di puntura della zecca. A distanza di alcune
settimane possono presentarsi delle lesioni multiple con lo stesso aspetto. Più raramente si possono
avere manifestazioni cardiache o a carico del sistema nervoso. Il 60% dei bambini non trattati
sviluppa artrite, più frequentemente del ginocchio, dopo settimane o mesi dalla puntura di zecca.
La diagnosi viene fatta attraverso valutazione clinica ed esami ematici con ricerca degli anticorpi
specifici per la Borrelia.
Esiste una cura?
La malattia di Lyme può essere trattata con una terapia antibiotica mirata. La scelta del farmaco e la
durata della terapia dipendono dal tipo di manifestazione clinica presente al momento della
diagnosi. Nelle forme a localizzazione solo cutanea la terapia più utilizzata nel bambino è
l’amoxicillina per due settimane. Un altro farmaco molto utilizzato, soprattutto nei bambini più
grandi, è la doxiciclina.