A PROPOSITO DI FELICITÀ
Pensando alla meditazione è possibile che qualcuno associ immagini di guru, pratiche ascetiche e mistiche e che avverta un certo scetticismo a riguardo. In realtà sono molteplici le evidenze date dalla ricerca scientifica che dimostrano i benefici della pratica meditativa sulla salute e il benessere delle persone a ogni età, tra cui riduzione dello stress e controllo dell’ansia, ma anche abbassamento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca e bilanciamento del sistema immunitario.
Per i ragazzi può essere di grande aiuto nel migliorare le loro capacità di concentrazione e di ascolto di sé, che sono di estrema importanza soprattutto nella fase dell’adolescenza. In questo periodo, infatti, si amplifica il loro senso di confusione e irrequietezza dovuto in parte alla fase di cambiamenti fisici, psicologici e cognitivi che stanno attraversando, ma soprattutto all’eccessiva esposizione a ripetuti stimoli e sollecitazioni che inducono a rivolgere un’attenzione frammentata a ciò che li circonda, ma anche a ciò che li riguarda internamente. Attraverso la meditazione, è possibile invece ricondurre il focus sul qui e ora senza farsi distrarre dai ricordi o senza proiettarsi smaniosamente nel futuro per vivere invece pienamente il presente, arrivando a controllare il lavorio mentale e a calmare così il caos di pensieri che affollano la propria mente.
Questo risultato della pratica meditativa, che si manifesta anche nell’effetto di rilassamento, è particolarmente utile per i ragazzi nel gestire meglio le pressioni e le aspettative che spesso sentono da parte della società, della scuola e della famiglia e che possono causare loro ansia, stress e, talvolta, anche disturbi mentali. La meditazione contribuisce, infatti, alla capacità regolatoria delle proprie emozioni, sviluppando una migliore consapevolezza e comprensione di se stessi e una visione positiva della vita, attraverso un rafforzamento dell’intelligenza emotiva e dell’autostima.
Anche i più piccoli possono essere avvicinati alla pratica meditativa con analoghi benefici, magari utilizzando un approccio che riesca a coinvolgerli appropriatamente in base all’età, così da stimolare efficacemente il loro interesse nel continuare a praticarla.
Per ottenere le ricadute positive che sono state menzionate, è necessario infatti avere costanza nel praticare la meditazione in maniera quotidiana, superando la pigrizia, lo scoraggiamento o le distrazioni che possono subentrare, e mantenere quindi l’impegno di meditare anche per un tempo ridotto ogni giorno. Si può però riuscire a coltivare una simile intenzione solo se la meditazione non viene vissuta come una costrizione o un obbligo, ma viene invece percepita come una possibilità per star bene.
Nell’ottica di poter sviluppare un simile interesse per la meditazione, è quindi utile che sia i ragazzi più grandi che i più piccoli conoscano di cosa si tratta e ne facciano esperienza. A tal fine il Meyer Center for Health and Happiness ha introdotto la meditazione in uno degli interventi rivolti ai ragazzi del biennio delle scuole secondarie di II grado, il Summer Camp che è stato svolto dal 19 al 23 giugno scorso al Meyer Health Campus.
Il gruppo di partecipanti provenienti da scuole diverse ha quindi appreso la pratica della meditazione e ha riflettuto su come poterla introdurre nel contesto scolastico, che può rappresentare un luogo adatto dove avvicinare i ragazzi alla scoperta delle diverse tecniche di meditazione e dei relativi benefici. Ci sono esperienze all’estero di svolgimento della meditazione nel curriculum didattico o come attività extra-scolastiche, con esiti positivi in termini di miglioramento del rendimento scolastico complessivo, riduzione dell’ansia sociale e aumento del benessere dei ragazzi.
L’impegno del Meyer Center for Health and Happiness sarà quindi quello di sostenere le scuole che vorranno inserire iniziative inerenti la meditazione nei loro programmi per far conoscere ai ragazzi questa opportunità di salute e benessere.